Le mie passioni

Quando mi immergo nella fotografia, sono i miei occhi che scrutano e penetrano nell’intimo di quegli istanti: catturano e imprimono immagini. C’è molto di più del semplice fotogramma che scelgo di immortalare. Attraverso l’obiettivo, cerco sempre quel dettaglio che mi permette di comunicare a chi guarda, quello che i miei occhi hanno visto.

Raramente fotografo persone. Prima di ogni scatto, osservo l’ambiente in cui mi trovo, sono sempre attratta dalla ricerca stessa delle emozioni che mi trasmettono le circostanze: l’autenticità, il fascino e lo stupore, di cose e luoghi, che non sono solo cose e luoghi, ma una tessitura di minuscole storie che amo costruire, e collocare in un contesto difficilmente comprensibili a primo sguardo. Infine, fermo quell’attimo che ho deciso d’inquadrare, perché so che non potrei ritrovare uguale, in un altro giorno, in un'altra circostanza, lo stesso dettaglio o lo stesso sentimento.

No, non sono una fotografa ne una scrittrice, fotografare e scrivere, sono in assoluto le mie più grandi passioni, strumenti per comunicare il mio mondo interiore, e gli effetti che il mondo esterno influenzano la mia quotidianità.

Non conosco tecniche sofisticate, ne trucchi per rendere perfette queste immagini, come se ne trovano ovunque in rete. A volte mi diverto con dei fotomontaggi o filtri usando applicazioni già pronte, più che altro per senso ironico e umoristico, niente di fenomenale. Niente di competitivo, e niente per scopi di lucro. 

Con le foto serie uso sempre il mio intuito, l’attimo giusto, la prospettiva adatta e la condizione visibile più appropriata.

Quando fotografo quella piccolissima parte della infinita creazione del mondo, che sia un bosco, la montagna o il mare, è perché essa stessa mi ispira. C’è già una predisposizione dei miei sentimenti che all’unisono con la natura diventano emozioni. Un richiamo primordiale alla mia precedente appartenenza. Mi permette di connettermi alla sua energia vitale, alla sua forza, e divento tutt’una col suo spirito. Sperimento gioia, aleggio nella serenità. Diventa la mia culla.

Quando fotografo il mio gatto, non è perché è il gatto più bello o più spettacolare del mondo, è il mio angelo, è la mia terapia, il mio educatore… riesce a disciplinarmi come nessun essere umano è in grado di fare. A volte è buffo: mi fa fare grande risate; altre volte mi fa tenerezza: mi emoziono sino alle lacrime; ci sono momenti che mi fa anche arrabbiare, ma riesce subito a farmi cambiare umore. E’ paziente, riesce a sacrificare la sua misteriosa natura per venire incontro alla mia, così complicata e imprevedibile. E’ molto intelligente e molto intuitivo meglio di noi esseri umani. Non mi stanco mai di osservarlo e catturare quegli attimi che mi concede. So che gli animali sopravvivono molti anni meno di noi umani, e allora voglio trattenerlo il più possibile con me, anche attraverso delle semplici foto. In questo momento, mentre sto scrivendo, nonostante ha voglia di giocare con me, è seduto sul divano al fianco della mia scrivania, che mi aspetta, mi scruta senza perdermi di vista. Ecco, questi sono quei momenti che cerco di rendere eterni.

Quando fotografo il cielo, mi perdo, è un contenitore infinito: nuvole, sole, luna, stelle… e che dire degli elementi atmosferici?! Quando piove, quando scende la nebbia, quando nevica… spettacolo puro!  

Mi piace comunicare queste illuminazioni che immagini e scrittura mi offrono.
E’ la mia anima che si estende, e si espande con qualunque cosa io sia in contatto. L’anima non ha una voce udibile all’orecchio umano, ma possiede mille modi per trasmettere i suoi messaggi. E se ci sono strumenti che riescono ad esprimerli alla perfezione, questi sono proprio la fotografia e la scrittura. Se poi ci mettiamo anche la musica, direi che siamo al completo. 

Non amo competere per nessuna ragione al mondo.
Amo condividere, confrontarmi e crescere, per migliorare me stessa, non per essere migliore da gli altri.

Non confondo mai l'arte con l'ambizione. Il talento con Ia mediocrità.

I simulatori, gli imitatori e i plagiatori, li detesto a prescindere.