Il Natale Degli Alieni A Roma

scritto da Domenico De Ferraro
Scritto 12 mesi fa • Pubblicato 11 mesi fa • Revisionato 11 mesi fa
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Testo: Il Natale Degli Alieni A Roma
di Domenico De Ferraro

IL NATALE DEGLI ALIENI A ROMA

 

Natale ai giorni nostri , un freddo intenso , tanta pioggia, le luci brillano ad ogni angolo della metropoli.  Una comitiva di alieni proveniente dal remoto sistema stellare di Andoria . Sono atterrati sulla terra , quasi alle spalle del palatino con la loro grande nave interstellare, invisibile agli occhi umani. Sono dei  viaggiatori interstellari, affascinati dalle culture primitive dei pianeti lontani, Questo è  il loro  primo viaggio natalizio. Sulla terra . La nave interstellare  li porta  sulla Terra, precisamente a Roma, attratti dalla millenaria , leggendarie , storie dei fastosi festeggiamenti e delle luci scintillanti  illuminanti la  terrestre  città  eterna.

La loro navicella, di forma ellissoidale e iridescente come una gigantesca bolla di sapone, atterrò nel Parco della Caffarella alle prime luci dell’alba. Nessuno se ne accorse, tranne un pastore , impegnato al pascolo con il suo gregge di pecore , il quale convinto di essere spettatore di un miracolo natalizio, scattò una foto che successivamente postò  su Facebook , conquistando  cosi migliaia di like in pochi minuti. La frase nella foto  diceva  : sono arrivati gli extraterrestre , chi sa  sé gli piace il  mio formaggio pecorino ?

Gli alieni erano creature sottili e slanciate, con la pelle luminescente la quale  cambiava colore in base all'umore. Per mimetizzarsi, indossarono dei cappotti pesanti, sciarpe e cappelli , li facevano sembrare eccentrici turisti nordici. La loro guida era Zorax, un esploratore con un debole per i dolci terrestri. "La prima tappa sarà il mercatino natalizio di Piazza Navona," dichiarò entusiasta. Evviva, gridarono  in molti.

Mi voglio fare una scorpacciata di dolci terrestri. Disse una vecchia signora  del quadrante sud ovest di Andoria.

Cosa dite questi dolci terrestri , saranno veramente più buoni  dei nostri , come dicono siano?

Sono ottimi  io li ho assaggiati , lo garantisco ,qui sulla terra i dolci hanno dei sapori meravigliosi . Gusti intelligenti. I dolci terrestri sono una  vera delizia. Vi consiglio di non dimenticare di assaggiare il pandoro ed il panettone. La mela cotogna stregata in piazza Navona.

 

Cosi giunti in  Piazza Navona, rimasero incantati dalle luminarie, le bancarelle piene di leccornie, con  il gigantesco albero di Natale decorato. Un alieno di nome Velyx, curioso, allungò una delle sue dita tentacolari per assaggiare una ciambella fritta. Al primo morso, cambiò colore dal verde al rosa acceso, segno di puro piacere. "Incredibile! È meglio del plasma al caramello di Andoria!" esclamò, attirando l'attenzione di un bambino,  il quale  lo osservò  stupito. Poi quasi impaurito scappò di corsa verso i suoi genitori , gridando ho visto un extraterrestre cambiare colore.

"È un trucco da illusionista?" chiese un altro ragazzo molto più  piccolo, mentre Zorax, imbarazzato, rispose: "Sì, certo! Noi veniamo da un circo scandinavo molto lontano."

E mentre  l’allegra comitiva aliena ,esplorava la città, molti di loro rimasero affascinati dalla Basilica di San Pietro, dalla maestosità del Colosseo e dalla magia del Pantheon decorato per le festività. Tuttavia, la loro vera missione era osservare un fenomeno unico: il canto della messa di mezzanotte nella Chiesa di Santa Maria Maggiore. Secondo Zorax, le onde sonore , generate dai cori natalizi umani possedevano un'energia in grado di ricaricare le loro riserve di propulsione interstellare.

La  notte  prima dell’avvento del Natale, la comitiva aliena entrò nella chiesa sotto un cielo stellato, mescolandosi tra i fedeli. Quando il coro intonò Adeste Fideles, le loro antenne nascoste nei cappelli iniziarono a brillare di luce blu intensa. "È magnifico!" sussurrò Zorax, sentendo il potere armonico rigenerare il loro sistema di navigazione.

Ma qualcosa li colpì più profondamente: l’emozione della gente. Gli abbracci, le risate, le lacrime di gioia li lasciarono senza parole. Sul loro pianeta, le festività erano calcolate e prive di spontaneità, ma qui, a Roma, c'era un calore autentico che non avevano mai sperimentato.

 

Colpiti da tanta meraviglia, affascinati dalla forza creativa del natale prima di ripartire per Andoria , gli alieni in segno di riconoscenza , vollero lasciare un regalo  del loro passaggio. Con la  loro tecnologia avanzata , presente sulla loro navetta, proiettarono nel cielo un’immensa aurora boreale multicolore visibile sopra Roma, accompagnata dalla melodia di un dolce canto natalizio alieno, molto  simile al canto delle balene del circolo artico.

Il giorno dopo, i giornali parlarono di un misterioso fenomeno celeste, mentre i romani de Roma , raccontavano di aver sentito una strana e bellissima musica , provenire dal cielo. Ma nessuno, riuscì a capire o spiegare l’incredibile raro fenomeno ,  tranne un bambino il quale guardando la foto del   gruppo di strani turisti, sussurrò con un sorriso: “Questi sono i  miei amici alieni.” Buon viaggio e buon Natale.

Così, la comitiva tornò su Andoria , portando con sé non solo tanta energia per la navetta, ma anche una nuova comprensione della gioia e dell’unione che il Natale può portare. Essere stati  sulla Terra,  aver trascorso quel Natale  a  Roma,  rimase per  gli alieni  un ricordo dolce e indelebile , uno dei più magici  momenti della loro esistenza  , un esperienza mai vissuto prima.

Il Natale Degli Alieni A Roma testo di Domenico De Ferraro
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