A tu per tu tra emigrati

scritto da Boi Rossana Lucia
Scritto 3 giorni fa • Pubblicato 3 giorni fa • Revisionato 3 giorni fa
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Una riflessione di dieci anni fa.
- Nota dell'autore Boi Rossana Lucia

Testo: A tu per tu tra emigrati
di Boi Rossana Lucia

Penso che il peggior atto di violenza psicologica che si possa fare ad un popolo che e' costretto a fuggire altrove, per sopravvivenza, sia quello di volerlo integrare in un mondo che non sente per niente suo... spogliarlo della sua cultura, delle sue radici, del suo credo... e dall'altra parte, il popolo che l'ospita, accosentire, con imposizioni per non essere giudicati insensibili o razzisti.

E tu, emigrato o profugo, che vieni speranzoso senza sapere cosa trovi, sei cosciente che umanamente parlando, potrai trovare ristoro, cibo, assistenza medica, un letto dove dormire e se sei abbastanza fortunato, forse anche un lavoro, ma che non potrai mai fermarti abbastanza a lungo perche' gli stessi problemi da dove tu scappi sono presenti ovunque, se pur in forma diversa?

Che ti verranno dati abiti nuovi, forse troppo stretti, o troppo larghi e tu non saprai piu' chi sei?!!

Alla fine, o sarai tu a dominare su gli altri, o gli altri domineranno te! E' proprio questo il tuo sogno? 

Vale così poco la tua vita, che se non la perdi a casa tua potresti comunque perderla in mare sconosciuto, prima ancora di toccare terra? E se mai sopravvivi, sei pronto a scrollarti dalle tue origini?

Ogni popolo che si rispetti, la storia ci ha insegnato. ha sempre lottato, diffeso e onorato la sua patria... hai compreso bene qual'è il tuo prezzo?

Ora, non voglia sembrare il mio un discorso razzista, anzi, proprio perchè credo fermamente nei valori e nel rispetto della vita, con essa i diritti umani, ma che si voglia o meno, purtroppo questi non sono proprio uguali per tutti... sono convinta che e' impossibile convivere a lungo con le diversità legittime che ci contraddistinguono, che potranno essere anche poche, ma determinanti sia da questa parte che dall'altra.

Certo, è vero che siamo tutti cittadini del mondo e che la terra appartiene a tutti, ma proprio per il quieto vivere è stata data a tutti una propria terra: da custorire, protteggere e diffendere... vuoi ancora lasciare la tua terra?

Pensi ancora che sia solo una questione di colore di pelle?

Un giorno, e credo anche presto, ti accorgerai che anche in un solo stesso paese si fanno delle differenze... ci si distingue tra nord e sud, quartiere alto e quartiere basso, periferia e città, e che ovunque vai ci sono idee di pensiero conflittuali, che si scattenano guerre comunque, forse non con armi fisiche e distruttive o pericolose nell'imediato, ma altrettanto disintegranti e diaboliche perche' tolgono sottilmente la dignità e la libertà umana.

Da emigrata, pur per motivi forse banali, e pur non essendo andata troppo lontana, posso garantirti che se un giorno vorrai fare ritorno nella tua casa, quel giorno ti sentirai straniero due volte... non troverai più le cose che hai lasciato e sempre amato, e nemmeno che le cose possano essere in un qualche modo migliorate... scoprirai a tue spese, che sarà tutto molto ma molto diverso! Prima di vendere la tua vita, emigrato, pensa a cosa lasci... valorizzati!

A tu per tu tra emigrati testo di Boi Rossana Lucia
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