Biografia dell'autore Ivan Catanzaro
Ultima modifica il giorno giovedì 13 novembre 2025.
Ivan Catanzaro (1998, Garda, Italia) è un autore in cui convivono due anime, quella della filosofia e quella della poesia.
Pur aderendo al rigore della filosofia analitica, ama esprimere teorie complesse con le metafore immediate di versi intensi.
Perché non vuole che la filosofia sia un'impresa per pochi, i cui risultati non hanno alcun impatto sulla società.
La sua vita rappresenta il tentativo di raggiungere un equilibrio tra i due poli della natura umana: i sentimenti e la ragione.
Proprio come i grandi maestri della sua patria hanno osato immortalmente durante il Rinascimento.
Da un lato, crede che la passione rappresenti la figura più eloquente per dare un senso alla vita cosciente dell'uomo: un fuoco che arde sempre dentro di noi e che ci permette di sopportare il dolore insito nella nostra condizione.
Dall'altro, pensa che mantenere un atteggiamento razionale, obiettivo e controllato (caratterizzato da umiltà, dubbio, apertura alle critiche e disponibilità a rivedere le proprie opinioni, con la consapevolezza che ogni prospettiva ha intrinsecamente dei difetti) sia il modo migliore per comprendere il mondo e noi stessi.
E che la chiave, così difficile da raggiungere, che dobbiamo esercitare ogni giorno, è raggiungere l'equilibrio.
Vivere e seguire le nostre emozioni nel modo più intenso e autentico possibile e, allo stesso tempo, vedere il mondo nel modo più chiaro possibile.
A causa dei due estremi che costituiscono la natura umana, gli esseri umani hanno sempre avuto la tendenza ad assumere posizioni e comportamenti estremi, pensando in modo dicotomico (cioè in bianco e nero), con concetti come bene e male, razionale e irrazionale, amico e nemico.
Questi concetti ci impediscono di vedere il mondo per quello che è e alimentano un circolo vizioso.
Ogni prospettiva è preziosa, in ogni prospettiva c'è un grado di errore e di verità.
L'unica vera differenza sta nel grado di verità e falsità in essa contenuto.
Egli sostiene anche che non dovremmo aver paura di sbagliare e che dovremmo invece seguire le nostre passioni, seguire le nostre idee sbagliate (per vedere dove ci portano) e, all'interno di questo processo, imparare dagli errori e sviluppare lentamente una visione sempre più accurata.
Poiché nessuno nasce nel vuoto, nessuno ha totalmente ragione o torto, essendo tutto una questione di grado, ciò a cui dovremmo aspirare è elevare il nostro grado di verità e ridurre il margine di errore.
LA SUA STORIA
INFANZIA: energia spensierata
Sebbene abbia trascorso i suoi primi anni di vita nei verdi paesaggi delle Alpi del Nord Italia, ha vissuto gran parte della sua vita nel Sud Italia, una regione economicamente depressa e periferica dell'Europa, nonostante il suo glorioso passato classico.1
Da bambino era considerato iperattivo, non rispettava le regole e amava l'umorismo caustico.
Nonostante il nome, le sue origini sono italiane (metà romane e metà meridionali), i suoi genitori hanno scelto Ivan in onore del personaggio Ivan Karamazov del romanzo di Dostoevskij I fratelli Karamazov2. Per quanto riguarda il suo cognome, Catanzaro, è la capitale della Calabria, fondata durante l'Impero Romano d'Oriente come ????????????.
Fin da piccolo ha mostrato le sue inclinazioni, imparando a leggere da solo prima della scuola elementare e pubblicando un libro para-enciclopedico sui mammiferi all'età di 8 anni (Catanzaro, 2006).
Successivamente ha sperimentato la fantascienza e all'età di 10 anni ha pubblicato un secondo libro (Catanzaro, 2008).
Successivamente ha sperimentato la fantascienza e a 10 anni ha pubblicato un secondo libro (Catanzaro, 2008).
La sua infanzia è stata caratterizzata da una grande varietà di interessi che, proprio per la loro diversità e il continuo cambiamento di focus, gli hanno impedito di individuare un percorso chiaro.
Tuttavia, queste esperienze gli hanno permesso di conoscere molte prospettive diverse e hanno sviluppato la sua propensione alla creatività.
Tra le sue principali passioni dell'epoca c'era la musica. Creò una band con alcuni amici, occupandosi principalmente della scrittura dei testi, attività in cui era molto prolifico.
E i videogiochi, che sviluppò creando un team, basandosi sulle sue storie di fantascienza, per le quali vinse un premio locale (Catanzaro, 2011).
PRIMO PERIODO CRITICO: silenziosamente senza padre
Con la scuola media inizia il primo periodo critico della vita di Ivan.
Il motivo non è solo legato ai cambiamenti biologici causati dall'inizio della pubertà, ma anche, e soprattutto, alle circostanze ambientali (familiari).
La comparsa della malattia autoimmune degenerativa di suo padre ha rotto l'apparente tranquillità dell'infanzia.
Ma non è stato un evento improvviso, bensì qualcosa che ha lentamente e silenziosamente eroso la sua casa.
Ad un certo punto si è ritrovato senza padre, in un'età cruciale della vita, all'interno di una famiglia apatica che non svolgeva più le normali attività di ogni famiglia e aveva perso la voglia