Chi è John le Carré?
John le Carré vita e opere in breve
John Le Carré è il nome con cui è conosciuto in tutto il mondo. Ex dipendente del Servizio Segreto Britannico durante l'ultima guerra mondiale, prestò la sua opera come traduttore di documenti segreti per ben cinque primi ministri.
Nel 1947 si iscrive all'università di Berna, in Svizzera, per poi abbandonarla e tornare a Oxford, dove si specializza in letteratura tedesca.
E' dalle sue esperienze professionali al servizio di Sua Maestà che prende l'ispirazione per scrivere i suoi primi libri.
“Chiamata per il morto” (1961) segna l'atto di nascita di un personaggio che ha conquistato i lettori di tutto il mondo: George Smiley. Ma è col terzo libro “La spia che venne dal freddo”, titolo divenuto simbolico di tutti i libri di spionaggio e da cui venne tratto il film con protagonista Richard Burton. Inizialmente il successo di pubblico fu enorme, meno entusiasta la critica che da lì a pochi anni si sarebbe tristemente ricreduta, innalzandolo fra i massimi scrittori inglesi del secolo scorso.
Il successo dei suoi libri, impregnati dell'atmosfera della guerra fredda, ha fatto scuola sulla cui scia si sono accodati centinaia di imitatori, nessuno dei quali è riuscito a eguagliar quella miscela di “suspence”, brillante scrittura e umorismo sapido che rendono grandi i romanzi di questo agente segreto prestato alla macchina da scrivere.
Si narra che ad assumerlo nel Servizio Segreto sia stato Kim Philby, divenuto tristemente famoso in seguito alla scoperta essere un agente sovietico infiltrato nei massimi gradi del controspionaggio britannico. Questa vicenda gli ha ispirato forse il libro di maggior successo “La Talpa” dove descrive le appassionanti indagini indirizzate a smascherare colui il quale causò danni gravissimi all'apparato britannico, compromettendone per anni la proverbiale efficienza. Dal libro vennero tratti alcuni film di grande successo e uno stupendo sceneggiato televisivo con protagonista l'immenso sir Alec Guinness.
Con la fine della guerra fredda il genere spy stories subisce un duro contraccolpo: viene a mancare la materia prima della narrazione. La crisi colpisce anche Le Carré, apparentemente incapace di trovare nuovi stimoli. Ma è solo apparenza, appunto.
Col “Sarto di Panama” ritrova la narrativa di giorni migliori torcendo la spy stories a nuove esigenze comiche. Col bellissimo “Il giardiniere costante” lancia accuse pesantissime alle multinazionali del farmaco e alle loro criminose sperimentazioni su ignari africani. E' un accorato e inascoltato grido d'allarme per la tragica situazione del continente nero.
Altri celebri titoli della vasta produzione, oltre a quelli citati nel testo, sono : La casa Russia, La Tamburina, Tutti gli uomini di Smiley, L'onorevole scolaro, La passione del suo tempo.
«A differenza di Fleming, le Carré non deve ricorrere all'iperbole per rivelare i meccanismi del sottobosco. D'altronde è forse lo scrittore vivente che conosce meglio quello che succede dietro le quinte della politica della forza e dell'oligarchia globale. E anche se in Gran Bretagna è ormai considerato un maestro, probabilmente i soliti pregiudizi sprezzanti sui romanzi di spionaggio non gli faranno avere tutti i riconoscimenti che merita. Per dirla chiaramente, John le Carré è uno scrittore che merita il Nobel. Il suo successo sta nel combinare strutture narrative essenziali con un orecchio straordinario per il dialogo, avvolgendo poi il tutto in una comprensione degli eventi contemporanei che alla maggior parte dei comuni mortali appare frammentata. [...] è nel pusillanime establishment britannico che le Carré identifica i veri trasgressori morali. [...] come le Carré è diventato più radicale con gli anni, così è cresciuto il suo pessimismo.»
Alcune opere dell'autore
Aforismi e citazioni di John le Carré
[Citando G. B. Shaw] Quelli che sanno, fanno. Quelli che non sanno, insegnano.
Non è una colpa desiderare un attimo di pace almeno al tramonto della vita.