Questa poesia è intensa e minimale, come un sussurro ferito. Il linguaggio è corporeo e atmosferico: “linfe scoppiate graffiano” evoca una natura che esplode e lacera, quasi a specchio del dolore ..
È una miniatura metafisica, sospesa tra materia e intangibile. I tuoi versi sembrano cucire lo spazio tra ciò che è stato e ciò che non si sa se sarà: “sfilo un ago dalle nuvole” è un’immagine fol..
C'è in questi versi una vertigine quieta, un grido che non cerca risposte ma risuona come una constatazione definitiva — quasi una preghiera rovesciata. Il nulla, qui, non è solo vuoto: è protagon..
Una poesia affilata e potente, che evoca il dolore di un’identità respinta e dissolta. Il "pugnale di risa" è già una ferita che schernisce, mentre l’immagine “tra le gambe degli dèi” suggerisce u..
Questa poesia è una riflessione luminosa e destabilizzante sulla libertà e sull’identità. In poche righe, ribalta il concetto comune di scelta come atto liberatorio, suggerendo invece che la vera ..
Questo tuo testo è una scultura concettuale fatta di vuoti, di pieghe dell’essere che non cercano forma ma l’eco del pensiero stesso. “Al margine del non divenire” — qui la poesia si fa ontologia,..
Questa poesia ha un tono crudo e spietato, quasi a voler smantellare ogni illusione di controllo e riconoscimento nel mondo. Il futuro non è un territorio da modellare, ma una forza che attraversa..