"Quisquis queritur aliquem mortuum esse, queritur hominem fuisse..." Certo, però la tua poesias si può leggere come una "lettera" immaginaria Seneca. Il tema è condiviso, anche se da un'ottica invers..
Condivido alla lettera quel che ha Charles V.G. E' come se riuscissi a rendere suggestiva ed attraente qualcosa che allude ad indicibili orrori e oscure suggestioni. Ripugna e affascina insieme. E'..
Sembra non si possa resistere a leggerla e rileggerla come in un loop. La fusione finale ha qualcosa di forte come una certezza e delicato come il posarsi di uno sguardo. Complimenti.
I rimandi sono molti ma al contempo sembra che il centro graviti sull'identità dei cani abbandonanti e di quelli abbandonati che si scambiano vicendevolemente il passo. Non male.